CORTONA (domenica 10 novembre 2024) – Il 7 novembre, il Cipess ha approvato un finanziamento da 10 milioni di euro per la realizzazione della stazione ferroviaria dell’alta velocità “MedioEtruria”, che sorgerà a Creti, nel comune di Cortona, al confine tra Toscana e Umbria. La nuova infrastruttura mira a rafforzare il collegamento tra le due regioni, ma la decisione ha acceso un acceso dibattito politico, con reazioni contrastanti a livello regionale e locale. Lo stanziamento fa parte di un piano più ampio, con un fondo complessivo di 80 milioni destinato all’Umbria per lo sviluppo di infrastrutture, anche in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di San Francesco.
di Monia Settimi
La decisione di realizzare la stazione “MedioEtruria” a Creti, al confine tra Toscana e Umbria, ha suscitato forti critiche, soprattutto in Toscana, dove la Regione aveva invece proposto la localizzazione a Rigutino, nel comune di Arezzo, ritenuta più adatta alle esigenze di mobilità del territorio. La Regione Umbria, al contrario, ha accolto positivamente la scelta, considerando il progetto come parte delle sue priorità infrastrutturali. In una nota, la presidente Donatella Tesei ha confermato che i 10 milioni di euro stanziati sono destinati al primo stralcio della stazione, rilanciando la notizia in vista delle prossime elezioni regionali.
Tuttavia, la proposta ha sollevato la forte opposizione di molti cittadini e rappresentanti politici della provincia di Arezzo, che vedono nel progetto una scelta penalizzante per la loro zona. Domenico Alberti, segretario del comitato “Sava“, che si è battuto a lungo per l’alta velocità ad Arezzo, ha commentato duramente: «Sapere dello stanziamento dei primi dieci milioni per la realizzazione di MedioEtruria a Creti impone una riflessione. Questo finanziamento rischia di essere solo una promessa elettorale, mentre Arezzo e le sue vallate rimarrebbero tagliate fuori da una vera infrastruttura moderna e necessaria».
Anche i consiglieri regionali del Partito Democratico, Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis, hanno criticato la scelta, sottolineando che la posizione del ministro Salvini sulla localizzazione della stazione sembra ignorare le necessità reali dei territori coinvolti. «Creti non è la soluzione ideale. La stazione deve avere un’adeguata connessione ferro-ferro, una caratteristica fondamentale per una stazione AV moderna, ma questo manca nel progetto di Creti», hanno dichiarato. Inoltre, la mancanza di un accordo con la Regione Toscana rende il progetto ancora più problematico.
Le polemiche sulla stazione a Creti coinvolgono politica e società civile, preoccupata per i rallentamenti infrastrutturali. Il dibattito continuerà finché non si troverà un accordo tra le regioni, con le divisioni tra Toscana e Umbria sempre più evidenti.
Last modified: Novembre 10, 2024