Manifestazioni a Torino: scontri tra studenti e forze dell’ordine
A Torino, la rabbia per la morte di Ramy, 19enne deceduto a novembre a Milano dopo un inseguimento con i Carabinieri, è esplosa in tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine. La diffusione del video dell’incidente ha alimentato l’indignazione, portando ieri a momenti di scontro nelle strade della città.
Durante la manifestazione, promossa dal collettivo Rebelot, bombe carta sono state lanciate contro il commissariato di polizia Dora-Vanchiglia, mentre uova con vernice e petardi hanno colpito la caserma di Piazza Carlina, accompagnati da cori come “Assassini”. Le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni in Piazza Carlo Emanuele II per disperdere i manifestanti, dopo che transenne erano state scagliate contro i Carabinieri.
di Alice Grieco
Il corteo e le richieste di giustizia
Al corteo, a cui hanno partecipato anche la fidanzata e uno dei fratelli di Ramy, si è chiesto giustizia per il giovane. “Non erano necessari 8 chilometri di inseguimento. Bastava prendere una targa”, hanno dichiarato i manifestanti. Nonostante le tensioni, la famiglia ha invitato alla calma, sottolineando l’importanza di proteste pacifiche.
Un’altra manifestazione è prevista per sabato, organizzata dal coordinamento antirazzista, per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda.
Il video dell’inseguimento: reazioni e indagini
Il video ripreso da una dash cam durante l’inseguimento è stato reso pubblico dagli stessi Carabinieri, un gesto definito dalle autorità come segno di trasparenza. Tuttavia, i familiari di Ramy hanno espresso dolore e rabbia per le immagini, in particolare per i commenti catturati durante l’incidente.
“Negli ultimi 30 secondi ho visto mio figlio morire una seconda volta”, ha dichiarato Yehia Elgaml, il padre di Ramy. “Con un cane a terra si sarebbero fermati. E invece, inseguono per 8 chilometri e dicono ‘bene’ quando cade. Come può essere bene?”. Nonostante le parole di dolore, il padre ha affermato di avere piena fiducia nella giustizia italiana.
La famiglia chiede risposte
La madre di Ramy ha raccontato il dolore vissuto e il sollievo nel sapere che la verità sta emergendo: “Quel video significa che la verità sta arrivando. Nessuno ci ha chiesto scusa, ma aspettiamo giustizia”.
Ipotesi di omicidio con dolo eventuale
La Procura sta vagliando l’ipotesi di omicidio con dolo eventuale, che potrebbe essere contestata a uno o più Carabinieri coinvolti nell’inseguimento. Nel frattempo, gli inquirenti cercano ulteriori testimonianze e video per ricostruire esattamente quanto accaduto.
Tag: inseguimento carabinieri, ipotesi omicidio con dolo, proteste torino, ramy, Rebelot manifestazione, Video dash cam Ramy Last modified: Gennaio 10, 2025