Aumento delle domande per le case popolari: i numeri
Il bando per le case popolari è ufficialmente scaduto, con un totale di 550 richieste presentate. Si tratta di un incremento significativo rispetto a due anni fa, quando le domande furono 428. Tuttavia, come allora, anche questa volta sarà necessaria una verifica accurata per confermare il rispetto dei requisiti di ammissione. Nel 2021, ad esempio, su 428 richieste solo 230 furono ritenute valide. La graduatoria finale degli ammessi sarà pubblicata entro maggio e permetterà di conoscere con precisione il numero degli aventi diritto.
di Alice Grieco
La carenza di case popolari: un problema persistente
Nonostante l’aumento delle domande, il problema principale resta invariato: la mancanza di alloggi disponibili. Lorenzo Roggi, presidente di Arezzo Casa, lancia l’allarme: “Non ci sono nuovi piani edilizi né nel comune di Arezzo né nella provincia. Restano solo 13 alloggi da costruire o acquistare a Bibbiena”. Gli ultimi 15 appartamenti assegnati in città risalgono al dicembre 2021, in via Pisacane, nella zona di Pescaiola. Da allora, non sono previsti ulteriori interventi edilizi.
Progetti bloccati e soluzioni possibili
Alcune strutture esistenti, come l’ex scuola elementare di Pescaiola, potrebbero essere utilizzate per alloggi temporanei. Tuttavia, i lavori sono stati sospesi a favore di un progetto finanziato dal PNRR per una struttura simile in via Garibaldi. Altri immobili inutilizzati, come il palazzo in via Giotto o l’ex albergo Europa vicino alla stazione, potrebbero essere riconvertiti in progetti di co-housing, seguendo l’esempio di modelli già funzionanti nel Nord Europa.
Entro maggio sarà chiaro quante delle 550 domande presentate supereranno la verifica dei requisiti regionali. Tuttavia, senza un aumento degli investimenti e una strategia per il riutilizzo degli immobili esistenti, la carenza di alloggi popolari resterà un nodo difficile da sciogliere per il territorio di Arezzo.
