Mark Rutte, nuovo segretario generale della Nato e noto per le sue capacità diplomatiche, ha incontrato per la prima volta gli eurodeputati delle commissioni esteri e difesa. Durante il confronto, ha rassicurato sull’impegno degli Stati Uniti nell’Alleanza, ma ha anche lanciato un chiaro appello: “Serve spendere di più e meglio in difesa”.
di Alice Grieco
La sfida del 5% e il ruolo dei Paesi Membri
La questione delle spese militari è cruciale. L’obiettivo del 5% del PIL, proposto dall’ex presidente Donald Trump, divide gli alleati. La Polonia, che già destina il 4,7% del suo PIL alla difesa, si è detta favorevole e pronta a mediare tra Washington e i principali Paesi europei, come Italia, Germania, Francia e Regno Unito. Tuttavia, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha respinto l’idea, definendola irrealistica: “Supererebbe i 200 miliardi di euro, quasi metà del bilancio federale”.
Verso il vertice Nato di Giugno: proposte e tensioni
Rutte ha evitato di schierarsi su una cifra precisa, suggerendo che un livello del 3,6-3,7% del PIL potrebbe essere un compromesso accettabile, soprattutto se accompagnato da innovazione e appalti congiunti. Tuttavia, ha avvertito sull’importanza di mantenere catene del valore aperte tra alleati europei e non, un tema che sarà centrale nel dibattito sulle risorse per l’industria bellica.
L’approccio protezionistico promosso da alcuni Paesi, come la Francia, che vuole privilegiare il “made in Europe”, trova opposizione da altre capitali. Un punto che sarà affrontato durante il vertice UE previsto per il 3 febbraio allo Château de Limont, dove Rutte incontrerà i leader europei e il premier britannico Keir Starmer.
Un’Europa autarchica? Un’illusione per Rutte
Rispondendo ai parlamentari più scettici, Rutte ha tagliato corto: “Un’Unione Europea autarchica nella difesa è un’illusione”. Senza gli Stati Uniti, l’Europa avrebbe bisogno di destinare almeno l’8% del PIL annuo e investire 15 anni per costruire una propria struttura di difesa comparabile. La Nato, ha ribadito, rimane fondamentale per il presente e il futuro della sicurezza europea.
Guido Crosetto: “La difesa è garanzia di democrazia”
A Varsavia, durante un incontro con i colleghi di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha sottolineato che le spese per la difesa sono essenziali per “la sopravvivenza delle democrazie europee e dei nostri Paesi”.
Con il vertice Nato di giugno all’orizzonte, l’attenzione si concentra su come bilanciare le richieste di maggiori investimenti, le priorità nazionali e l’unità all’interno dell’Alleanza. Rutte, con il suo approccio realistico e ottimista, avrà un ruolo chiave nel plasmare il futuro della sicurezza transatlantica.
Tag: approccio realistico e ottimista, guido crosetto, mark rutte, Olaf scholz, sfida 5%, sicurezza transatlantica, vertice nato Last modified: Gennaio 14, 2025