Bibbiena (Arezzo), 16 gennaio 2025 – Carabinieri della Compagnia di Bibbiena hanno messo fine alle attività di una baby gang che aveva seminato il panico nel Casentino. Il gruppo, composto da tre minorenni, è stato denunciato alla Procura dei Minorenni di Firenze. Un quarto membro, di età maggiore rispetto agli altri, è sotto indagine separata, e ulteriori dettagli sul suo coinvolgimento non sono ancora stati resi noti.
di Alice Grieco
Minacce e armi tra i giovani
La banda, armata di coltellini, bastoni e perfino di una pistola scacciacani, ha condotto una serie di raid intimidatori e violenti nella zona. Questi strumenti, probabilmente utilizzati per spaventare le vittime, erano parte integrante dei loro pomeriggi di “baldoria”. Gli atti di bullismo, caratterizzati da minacce esplicite e aggressioni, hanno suscitato grande preoccupazione tra i residenti di Bibbiena, spingendo le forze dell’ordine a intervenire rapidamente.
L’intervento delle forze dell’ordine
Grazie alle indagini coordinate dai Carabinieri, il gruppo è stato individuato e fermato, segnando così il termine delle loro attività criminose. La pistola scacciacani, rinvenuta durante una perquisizione, rappresenta un ulteriore elemento inquietante che evidenzia la pericolosità delle azioni del gruppo.
Conseguenze legali
Mentre i tre minorenni affrontano il procedimento giudiziario presso la Procura dei Minorenni di Firenze, il caso del quarto componente sarà trattato separatamente. Le autorità stanno valutando ulteriori provvedimenti per arginare fenomeni simili e garantire maggiore sicurezza nella comunità locale.
L’episodio mette in luce l’importanza di un monitoraggio attento delle dinamiche giovanili e della prevenzione di comportamenti devianti. Bibbiena ora può tirare un sospiro di sollievo, ma resta alta l’attenzione per evitare il ripetersi di situazioni analoghe.
Tag: aggressioni, arezzo, atti violenza, baby gang, minacce, raid intimidatori Last modified: Gennaio 16, 2025