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Mazzette, viaggi di lusso e soggiorni esclusivi: indagine sulla corruzione nel settore farmaceutico

Un sofisticato sistema di corruzione è stato smascherato dalla Procura della Repubblica di Firenze, che ha portato alla luce gravi irregolarità nel settore farmaceutico. Il procuratore Filippo Spiezia ha dichiarato la configurabilità del reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, riconoscendo gravi indizi di colpevolezza nei confronti di cinque indagati, tra cui dipendenti e dirigenti di un’importante società farmaceutica campana e il presidente del consiglio di amministrazione della società controllante.

di Alice Grieco

Un sistema basato su viaggi, denaro e soggiorni esclusivi

L’indagine ha rivelato come l’azienda farmaceutica, attraverso viaggi, mazzette in denaro e soggiorni in location esclusive, fidelizzasse medici compiacenti, inducendoli a prescrivere prodotti parafarmaceutici e integratori in quantità eccessive o senza una reale necessità clinica per i pazienti.

Tra le pratiche illecite emerse:

  • Consegna di buste di denaro contante direttamente ai medici da parte dei rappresentanti aziendali.
  • Soggiorni presso hotel e centri benessere di lusso.
  • Viaggi in località esclusive offerti come incentivo.

Per monitorare l’efficacia del sistema corruttivo, i membri del sodalizio criminale mantenevano elenchi dettagliati delle prescrizioni effettuate dai medici coinvolti. Questi dati venivano incrociati con schede contabili che registravano le somme versate ai professionisti compiacenti, valutandone la “produttività”. Inoltre, durante le conversazioni intercettate, gli operatori dell’azienda utilizzavano un linguaggio convenzionale per mascherare le attività illecite, parlando di “interventi” per indicare la consegna di denaro e di “campioni” per riferirsi alle somme periodicamente versate.

Le misure cautelari e il proseguimento delle indagini

Le autorità giudiziarie hanno disposto l’obbligo di dimora per i cinque indagati, residenti nelle province di Arezzo, Napoli e Roma. I reati contestati comprendono non solo il delitto associativo, ma anche sei episodi di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Alcuni medici, concorrenti nei reati, non sono stati colpiti da provvedimenti coercitivi, mentre un ulteriore collaboratore dell’azienda risulta indagato per quattro degli episodi di corruzione.

Metodi investigativi e precedenti correlati

L’indagine attuale rappresenta la prosecuzione di un’inchiesta precedente che aveva portato all’arresto di un medico fiorentino nel marzo 2022 per peculato e falsificazione di certificati vaccinali anti-Covid-19.

Le operazioni investigative si sono basate su:

  • Pedinamenti e riscontri documentali.
  • Intercettazioni telefoniche, telematiche e audio-video.
  • Testimonianze rese da uno degli indagati.

Tali strumenti hanno consentito di svelare un sistema corruttivo complesso, finalizzato alla promozione e prescrizione di prodotti di un noto marchio farmaceutico campano, in assenza di effettive necessità cliniche o in quantità eccessive rispetto al fabbisogno reale.

Implicazioni per il settore sanitario

La vicenda evidenzia gravi problematiche etiche e professionali che minano la fiducia nel settore sanitario e farmaceutico. La corruzione emersa ha infatti causato potenziali danni per il Servizio Sanitario Nazionale e compromesso l’integrità della pratica medica, sollevando importanti interrogativi sulla necessità di implementare rigorosi controlli e misure preventive.

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Tag: , , , , , , Last modified: Gennaio 16, 2025
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