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Intossicazione da monossido di carbonio a Levane: salvi grazie al tempestivo intervento del marito

A Levane, nel comune di Montevarchi, tre persone sono rimaste intossicate la notte scorsa a causa di una fuga di monossido di carbonio provocata da un dispositivo di riscaldamento che ha saturato le stanze della loro abitazione. Fortunatamente, nessuno è in pericolo di vita.

di Alice Grieco

La situazione più critica ha riguardato una donna di 54 anni, madre di famiglia, che si è sentita male durante la notte. Dopo essersi alzata dal letto per un malessere, accompagnato da nausea, è svenuta. Il marito, intuendo il pericolo, ha immediatamente allertato i soccorsi, salvando la vita alla moglie e agli altri familiari presenti in casa.

Secondo le ricostruzioni, pochi minuti in più di esposizione a questo gas insidioso – incolore, inodore e insapore – avrebbero potuto avere conseguenze tragiche.

I soccorsi e il trasferimento in ospedale

Al momento dell’incidente, nell’appartamento si trovavano il marito, il figlio di 14 anni e il nonno di 77, oltre alla donna. L’intervento del personale del 118 è avvenuto poco dopo l’una di notte, il 18 gennaio.

Il figlio e il nonno sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale della Gruccia, nel Valdarno, per accertamenti. La donna, invece, è stata trasferita d’urgenza all’ospedale di Careggi, a Firenze, dove è stata sottoposta a un trattamento in camera iperbarica per contrastare gli effetti dell’intossicazione.

Questo episodio evidenzia l’importanza di mantenere in sicurezza gli impianti di riscaldamento, effettuando regolari controlli per prevenire fughe di monossido di carbonio. La prontezza nel riconoscere i sintomi e agire in fretta può fare la differenza tra la vita e la morte.

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Tag: , , , , Last modified: Gennaio 20, 2025
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