Guasto del 14 gennaio e indagini in corso: la sicurezza ferroviaria in Valdarno sotto i riflettori

Il guasto ferroviario del 14 gennaio 2025, che ha paralizzato l’Italia tra Valdarno Sud e Arezzo Nord, insieme al danneggiamento della catena di un cancello carrabile in un punto strategico del traffico su rotaia, torna al centro dell’attenzione. Entrambi gli episodi, avvenuti nella provincia di Arezzo, sono stati citati questa mattina dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini durante l’informativa alla Camera sulla rete ferroviaria nazionale.

di Alice Grieco

Gli incidenti sulla rete ferroviaria: ricostruzione e prime analisi

Nel ripercorrere gli incidenti e i presunti sabotaggi che hanno interessato la rete ferroviaria dal 28 novembre 2024, Salvini si è soffermato sul guasto del 14 gennaio, quando si è verificata la “rottura della rotaia sul binario dispari”. Ha inoltre menzionato l’episodio del 16 gennaio a Valdarno Sud, in cui il personale di Ferrovie dello Stato ha segnalato la forzatura della catena di chiusura di un cancello carrabile.

Entrambi i casi sono attualmente oggetto di indagini da parte della Digos, che procede nel massimo riserbo. Tuttavia, dai primi accertamenti, emergono ipotesi meno allarmanti rispetto a presunti atti di sabotaggio.

Cause tecniche: il ruolo delle temperature e della manutenzione

Per quanto riguarda la rottura della rotaia, una perizia preliminare ha attribuito il guasto a un’escursione termica significativa, che avrebbe messo a dura prova il metallo ormai datato, provocandone la rottura. Sul secondo episodio, legato alla catena del cancello danneggiata, l’ipotesi di un possibile accesso non autorizzato a un’area strategica sembra essere stata ridimensionata. Non sono stati rilevati danni o manomissioni agli strumenti tecnologici che regolano il traffico ferroviario, e la circolazione non ha subito interruzioni.

La preoccupazione dei viaggiatori: una rete vulnerabile?

Nonostante l’assenza di conferme su sabotaggi, resta alta la preoccupazione tra i viaggiatori e i pendolari che attraversano la rete ferroviaria dell’aretino. Episodi come quello del 14 gennaio evidenziano quanto basti un guasto per mettere in crisi l’intera circolazione ferroviaria, sollevando interrogativi sulla manutenzione e sulla resilienza dell’infrastruttura.