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Strage di Falzano di Cortona: sospesi gli avvisi di liquidazione ai familiari delle vittime

Falzano di Cortona (sabato 1 febbraio 2025) — Errore tecnico e sospensione immediata: l’Agenzia delle Entrate ha bloccato gli avvisi di liquidazione per i familiari delle vittime della strage di Falzano di Cortona (27 giugno 1944). L’avvocato Gianluca Luongo ha commentato: “Era un evidente errore tecnico. Sorprendente anche la rapidità con cui è stato emesso l’avviso. Questi importi non sono assolutamente dovuti”.

di Alice Grieco

L’errore e la sospensione dell’Agenzia delle Entrate

Una cartella esattoriale da 113.000 euro, destinata a essere suddivisa tra 17 discendenti delle 18 vittime, era stata recapitata appena 10 giorni dopo la sentenza del Tribunale di Arezzo, che ha stabilito un risarcimento di 3,7 milioni di euro.

La Direzione regionale della Toscana dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito: la Cancelleria del Tribunale ha richiesto la registrazione della sentenza secondo le modalità ordinarie, imponendo così l’imposta di registro a tutte le parti del processo. Tuttavia, il sistema della “registrazione a debito” avrebbe dovuto esonerare i danneggiati dal pagamento. Preso atto della situazione, l’Agenzia ha sospeso immediatamente gli avvisi di liquidazione e ha chiesto alla Cancelleria di rivedere la modalità di registrazione.

L’avvocato Luongo: “Non solo sospensione, ma revoca”

L’avvocato Luongo auspica che il provvedimento venga revocato e non solo sospeso: “Se si applica correttamente il Testo Unico sulle imposte di registro, quella sentenza non deve scontare alcuna imposta. A parte l’intempestività, era evidente l’errore tecnico. Stupefacente che somme non dovute siano state richieste a pochi giorni dalla sentenza. Un caso unico”.

La sentenza sui crimini di guerra e il risarcimento alle vittime

Il Tribunale di Arezzo ha riconosciuto che i fatti in esame rientrano nei crimini contro l’umanità, in quanto derivanti da una strategia di ferocia sistematica del regime nazista contro la popolazione civile. La sentenza del 20 gennaio sarà ora tradotta e notificata alla Repubblica Federale di Germania. Se non impugnata entro due mesi, diventerà definitiva e consentirà l’accesso al Fondo per le vittime di crimini di guerra istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

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Tag: , , , , Last modified: Febbraio 1, 2025
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