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Liste d’attesa per visite dermatologiche: il caso di Sara e la risposta della ASL

Arezzo (martedì 11 marzo 2025) — La problematica delle lunghe liste d’attesa per le visite specialistiche rappresenta una questione di grande rilevanza nel sistema sanitario nazionale. Un esempio emblematico di questa criticità è il caso di Sara, una paziente che il 4 marzo 2024 ha prenotato una visita dermatologica con impegnativa del medico di base, ottenendo un appuntamento per il 15 dicembre 2026, ovvero 21 mesi dopo la richiesta.

di Alice Grieco

Sara, consapevole che la sua visita rientra nella categoria dei controlli di routine e non in quella delle urgenze, si è comunque dichiarata sorpresa dall’eccessiva attesa. “È la prima volta che mi capita una situazione simile, e ritengo che aspettare quasi due anni per una visita di controllo sia eccessivo”, ha commentato. A partire dal giorno della prenotazione, la paziente ha iniziato a monitorare l’app del Centro Unico di Prenotazione (CUP) per verificare la disponibilità di eventuali appuntamenti lasciati liberi a seguito di disdette, senza tuttavia ottenere risultati positivi.

L’episodio non è isolato: già in passato Sara si era trovata ad affrontare lunghi tempi di attesa per un controllo dermatologico. Nel dicembre 2023, a seguito di una visita, le era stato diagnosticato un cambiamento nella morfologia di un neo, con conseguente necessità di rimozione. In quell’occasione le era stato fissato un appuntamento per l’intervento chirurgico nel novembre 2024, con la possibilità di anticipare la procedura solo recandosi in strutture ospedaliere situate fuori provincia o optando per una prestazione privata. Per evitare ulteriori ritardi, la paziente aveva scelto di sostenere il costo dell’intervento privatamente.

Per la visita dermatologica attuale, tuttavia, Sara non intende percorrere la via della sanità privata: “Il mio fascicolo sanitario è interamente gestito dall’Ospedale San Donato, dove i medici che mi hanno in cura conoscono il mio quadro clinico. Rivolgermi a una struttura privata significherebbe ricominciare tutto daccapo”.

Il caso di Sara non è isolato. Il suo post pubblicato su Facebook ha raccolto numerose testimonianze di utenti che denunciano tempi d’attesa eccessivi per le visite specialistiche. Tra le segnalazioni più significative, una paziente racconta di aver prenotato a gennaio 2024 una visita dermatologica per luglio 2025, mentre molti altri riportano esperienze simili, con attese superiori all’anno.

Di fronte a tali segnalazioni, la ASL Toscana Sud Est ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, sottolineando che nel caso specifico si tratta di una visita di controllo e non di una prima visita. L’azienda sanitaria ha evidenziato gli sforzi compiuti per la riorganizzazione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche, con l’obiettivo prioritario di ridurre i tempi d’attesa per le prime visite, migliorando sia il modello organizzativo sia l’appropriatezza delle prescrizioni.

La ASL ha inoltre affermato di essere impegnata a rendere più efficiente il percorso di presa in carico dei pazienti dopo la prima visita, garantendo la prenotazione immediata dei successivi controlli. A tal proposito, ha invitato gli utenti a prenotare direttamente tramite il CUP aziendale, senza attendere ulteriori tempi per la programmazione dei controlli successivi.

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Tag: , , Last modified: Marzo 11, 2025
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