Arezzo (giovedì 13 marzo 2025) — Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha dichiarato, attraverso una nota ufficiale, che il caso dei vigili del fuoco deceduti a causa di glioblastoma, una grave forma di neoplasia cerebrale, è oggetto di un attento monitoraggio. L’ente ha sottolineato di essere in costante contatto con le organizzazioni sindacali al fine di garantire un aggiornamento continuo sulle strategie di prevenzione della salute dei propri operatori. In questo contesto, è stato programmato un incontro con i rappresentanti sindacali per illustrare le misure volte a rafforzare ulteriormente la sicurezza e la tutela sanitaria del personale.
di Alice Grieco
Parallelamente, il Dipartimento ha avviato iniziative specifiche che riguardano, in particolare, il Comando dei Vigili del Fuoco di Arezzo. La necessità di approfondire la correlazione tra l’attività operativa e l’esposizione a sostanze potenzialmente nocive, come i composti perfluoroalchilici (Pfas) presenti nelle tute protettive e nei liquidi estinguenti, è stata sollevata anche dai familiari dei vigili del fuoco scomparsi. Tre di loro, originari di Arezzo, e un collega di Spoleto sono infatti deceduti per la stessa patologia tumorale, sollevando interrogativi sulla possibile relazione tra l’ambiente lavorativo e il rischio oncologico.
Per affrontare il problema dal punto di vista scientifico, la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia-Romagna ha annunciato la firma di un accordo attuativo con l’Università di Bologna. Tale collaborazione prevede l’avvio di uno studio clinico su base volontaria, che coinvolgerà 300 unità operative nella regione. L’obiettivo è quello di raccogliere dati utili a determinare l’eventuale presenza di correlazioni tra l’esposizione ai Pfas e il rischio di sviluppare patologie oncologiche. I risultati dello studio verranno presentati in forma anonima e saranno confrontati con le più recenti evidenze scientifiche disponibili a livello internazionale.
Questa iniziativa sarà progressivamente estesa anche ad altre regioni italiane, con un’attenzione particolare per il Comando dei Vigili del Fuoco di Arezzo, una delle sedi maggiormente coinvolte nel dibattito sulla tutela sanitaria del personale.
A ulteriore dimostrazione dell’impegno costante nella tutela della salute dei vigili del fuoco, il Dipartimento ha deciso di potenziare il settore sanitario attraverso l’istituzione della Direzione Centrale per la Salute. Questa nuova struttura organizzativa sarà composta da cinque uffici con competenze esclusivamente sanitarie e un ufficio tecnico, con il compito di occuparsi in modo specifico della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’iniziativa rappresenta un passo significativo verso un approccio sempre più strutturato e scientifico alla prevenzione delle malattie professionali, con l’obiettivo di garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i vigili del fuoco e, al contempo, raccogliere dati fondamentali per la ricerca sulle patologie tumorali legate all’esposizione a sostanze chimiche potenzialmente pericolose.
Tag: glioblastoma, monitoraggio, sanitario, sostanze nocive Last modified: Marzo 13, 2025