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Funerale privato per Mirella Del Puglia, 92 anni: la figlia Giuseppina Martin resta in carcere per omicidio aggravato

Arezzo (domenica 16 marzo 2025) — Il funerale di Mirella Del Puglia, 92 anni, si è svolto sabato 15 marzo in forma strettamente privata. La donna è stata tragicamente uccisa una settimana fa nella propria abitazione di via Fermi a San Giovanni, un evento che ha scosso profondamente la comunità locale. L’unica indagata per l’omicidio è la figlia, Giuseppina Martin, 66 anni, attualmente detenuta presso il carcere di Sollicciano con l’accusa di omicidio aggravato.

di Alice Grieco

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nelle prime ore di domenica scorsa la donna avrebbe soffocato la madre utilizzando un foulard, mentre quest’ultima dormiva. La vittima soffriva di un grave decadimento cognitivo, e la sua assistenza stava diventando sempre più complessa. Alle esequie hanno preso parte solo i familiari più stretti, mentre la cerimonia religiosa si è svolta presso la chiesa adiacente alla Misericordia. La sepoltura è avvenuta nel cimitero locale. A Giuseppina Martin non è stato concesso il permesso di partecipare al rito funebre.

Nella mattinata di ieri, Giuseppina Martin ha ricevuto la visita del suo nuovo legale, l’avvocata Alessia Ariano, recentemente nominata di fiducia. Secondo quanto riferito, la donna si è mostrata profondamente provata, in lacrime e incapace di fornire una spiegazione razionale per l’atto compiuto. Dalle prime indagini è emerso che il gesto sarebbe scaturito da un momento di esasperazione e stress emotivo, legato alla difficoltà di gestire le esigenze della madre, la cui condizione clinica era in fase di accertamento per sospetta demenza senile o Alzheimer.

Giuseppina Martin ha dichiarato al suo avvocato di aver agito in uno stato di dissociazione, come un’automa, senza piena consapevolezza di ciò che stava facendo. Ha riferito di aver percepito il gesto come se fosse stato compiuto da un’altra persona. Gli esperti dovranno ora approfondire il suo stato psicologico al momento dell’omicidio, valutando la possibilità di disturbi mentali transitori o di una condizione di semi-infermità mentale, elementi che potrebbero incidere sulla futura sentenza.

L’avvocata Ariano ha annunciato che una delle prime azioni della difesa sarà la richiesta di custodia cautelare ai domiciliari, in alternativa alla detenzione in carcere. Tuttavia, questa opzione risulta complessa in quanto l’abitazione del delitto è attualmente sotto sequestro e sarà necessario individuare una residenza alternativa idonea. Il precedente legale, avvocato Stefano Lusini, aveva già avviato un dialogo con il giudice del Tribunale di Arezzo, Claudio Lara, su questa possibilità, che potrebbe concretizzarsi a breve.

Secondo quanto riferito dalla difesa, la famiglia di Giuseppina Martin le è rimasta accanto e si è instaurato un clima di collaborazione, privo di risentimenti. Nel frattempo, la donna è seguita dal personale sanitario del carcere di Sollicciano, mentre la giustizia prosegue il proprio corso con l’obiettivo di far luce sulle dinamiche e sulle reali condizioni psicologiche della detenuta al momento del tragico evento.

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Tag: , , Last modified: Marzo 16, 2025
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