Arezzo (domenica 6 aprile 2025) — Un uomo di 46 anni, residente a Pieve Santo Stefano (Arezzo) e identificato con le iniziali L.M., è deceduto nel pomeriggio di sabato 4 aprile 2025, all’interno della Grotta dei Cinque Laghi, situata sul Monte Nerone (provincia di Pesaro e Urbino). L’escursionista, impegnato in un’attività esplorativa con un gruppo di speleologi del Club Alpino Italiano (CAI) di Città di Castello, è stato colto da un improvviso malore, rivelatosi purtroppo fatale.
di Alice Grieco
I compagni di escursione sono stati i primi a prestare assistenza all’uomo, avendo immediatamente notato il suo stato di difficoltà. Allertati i soccorsi, sul posto sono intervenuti gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico, specializzati in interventi in ambienti impervi. Nonostante i tentativi di rianimazione, il medico giunto sul luogo ha potuto solo constatare il decesso.
Le operazioni di recupero del corpo sono risultate particolarmente complesse a causa della morfologia della grotta. Dopo circa due ore di interventi, intorno alle 19:00, la salma è stata trasportata all’esterno. Alle operazioni hanno partecipato i Vigili del Fuoco di Cagli, il personale del 118 e i Carabinieri. Il corpo dell’escursionista è stato poi trasferito all’obitorio dell’ospedale di Urbino.
La notizia si è diffusa nella tarda serata a Pieve Santo Stefano, suscitando profondo cordoglio nella comunità locale. L.M. era una persona molto conosciuta nella cittadina nota per l’Archivio Diaristico Nazionale e lascia la moglie e quattro figli.
La speleologia rappresentava per lui una grande passione, che lo portava spesso ad esplorare le numerose cavità naturali del Monte Nerone, un’area di particolare interesse per gli appassionati di attività speleologiche. Tuttavia, l’escursione odierna si è tragicamente conclusa in un dramma che ha scosso profondamente i suoi concittadini e l’intero ambiente speleologico.
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