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Il Cavallo di Gustavo Aceves: tra attesa e incertezza, ancora nel deposito comunale di Arezzo

Arezzo (lunedì 14 aprile 2025) — Il Cavallo della Vera Croce, opera dell’artista messicano Gustavo Aceves, si trova ancora oggi presso il deposito dell’ufficio manutenzione del Comune di Arezzo, in via Cesti. La scultura in ghisa, già montata e pronta per il trasferimento, è destinata a raggiungere Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, dove sarà esposta nell’ambito di una mostra monografica dedicata all’autore. Tuttavia, nonostante le intenzioni dichiarate, il trasferimento non è ancora avvenuto.

di Alice Grieco

Durante un recente sopralluogo, l’opera è stata vista sotto la pioggia, in condizioni apparentemente sicure – essendo stata concepita per l’esposizione all’aperto – ma comunque relegata in uno spazio non idoneo alla sua dignità artistica. Il Cavallo di Aceves appare così, ancora oggi, maestoso e statico, in attesa di una destinazione che tarda ad arrivare.

La Fondazione Guido d’Arezzo, ente promotore dell’operazione culturale, ha confermato che tutto è pronto per la partenza, ma si è ancora in attesa di un segnale ufficiale da parte degli organizzatori della mostra di Agrigento. La mostra sarà visitabile fino ad ottobre 2025, ma non è stata fornita una data precisa per il trasferimento dell’opera.

Le polemiche sull’attuale condizione del Cavallo della Vera Croce si sono intensificate a partire dal 10 marzo, quando l’artista e operatore culturale Raul Dominici ha denunciato pubblicamente, attraverso un post su Facebook, lo stato di abbandono in cui versava l’opera: “Nell’ammasso tra detriti, scarti e ferraglia… invece di trovargli una degna sistemazione che potrebbe essere una struttura pubblica, una piazza o perfino una rotonda.” Il messaggio ha suscitato reazioni accese sia da parte del pubblico che della classe politica, alimentando un dibattito sulla gestione del patrimonio artistico contemporaneo da parte delle istituzioni locali.

Il direttore della Fondazione Guido d’Arezzo, Lorenzo Cinatti, è intervenuto tempestivamente per chiarire la situazione, affermando che la scultura è stata rimontata e preparata per il trasferimento, e che si è in attesa di indicazioni operative da Agrigento. Tuttavia, a distanza di settimane, il cavallo è ancora fermo al deposito.

L’opera, parte della mostra Lapidarium, è stata esposta ad Arezzo dal giugno 2018 al febbraio 2019, collocata sul sagrato della Basilica di San Francesco. In via del tutto eccezionale, l’artista – noto per non assegnare titoli alle sue opere – decise di nominarla Il Cavallo della Vera Croce, in omaggio al contesto storico e spirituale in cui era stata installata. Al termine dell’esposizione, Aceves ha donato la scultura alla città di Arezzo, con l’auspicio di una futura collocazione permanente.

Resta ora da comprendere se e quando il Cavallo di Aceves lascerà Arezzo per la Sicilia e, soprattutto, quale sarà il suo destino una volta rientrato. La città attende con interesse non solo la partecipazione dell’opera all’evento nazionale di Agrigento 2025, ma anche una scelta definitiva per una sua degna sistemazione nel tessuto urbano, affinché possa tornare ad essere patrimonio visibile e condiviso dalla cittadinanza.

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Tag: , , Last modified: Aprile 14, 2025
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