Arezzo (giovedì 24 aprile 2025) — Sono stati diffusi i dati ufficiali relativi all’attività della Commissione territoriale comunale per il contrasto al disagio abitativo, istituita nel 2019 dalla Giunta Ghinelli con l’obiettivo di analizzare in modo sistematico il fenomeno dell’emergenza abitativa nel Comune di Arezzo e nella sua provincia. La Commissione, composta da rappresentanti istituzionali e tecnici, ha il compito di monitorare le situazioni di criticità legate al bisogno primario dell’abitazione e di proporre strategie efficaci per prevenire e gestire le situazioni di sfratto e sgombero.
di Alice Grieco
Secondo i dati aggiornati al 2024, nell’intera provincia di Arezzo sono stati eseguiti 107 sfratti a fronte di 261 richieste, mentre nel solo Comune di Arezzo gli sfratti eseguiti sono stati 43, su 80 richieste. A titolo comparativo, nel 2023 si erano registrati 122 sfratti in provincia, dei quali 47 nel capoluogo. Questo andamento evidenzia una progressiva riduzione delle esecuzioni, frutto – secondo l’amministrazione – di politiche di intervento mirato.
L’assessore alle politiche abitative Monica Manneschi ha sottolineato che le procedure di sostegno ai cittadini in situazione di disagio economico e abitativo «intervengono in modo tempestivo ed efficace, prevenendo l’evoluzione patologica del contratto di locazione e, conseguentemente, lo sfratto».
Per quanto concerne gli sgomberi da alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP), si osserva un ulteriore miglioramento: a fronte di 10 ordinanze di sgombero eseguite nel 2022, nessuna è stata attuata nel 2023, e nel 2024 si registrano solo due esecuzioni forzate. Questo risultato è attribuito alla gestione proattiva dell’Ufficio Casa, che interviene prontamente nei confronti delle situazioni di morosità, promuovendo comportamenti responsabili tra gli assegnatari. «Tale approccio – ha dichiarato l’assessore Manneschi – ha contribuito a ridurre in modo significativo il fenomeno dell’insolvenza strutturale e del conseguente recupero coattivo del credito da parte di Arezzo Casa S.p.A., gestore del patrimonio ERP».
Particolare attenzione è stata dedicata ai casi ad alta criticità sociale: nel corso del 2024 sono stati presi in carico 19 nuclei familiari in condizioni di fragilità estrema (in prevalenza famiglie straniere, con minori o soggetti disabili), per i quali risulta particolarmente difficile individuare soluzioni abitative alternative sul libero mercato. Parallelamente, sono pervenute 25 richieste di intervento per sfratto programmato, anch’esse gestite attraverso percorsi di accompagnamento e accoglienza temporanea.
In tal senso, il Comune di Arezzo ha rafforzato il proprio impegno nell’ambito dell’accoglienza organizzata, destinando risorse e strutture ricettive – quali alberghi, hotel e B&B – all’ospitalità temporanea dei soggetti in grave disagio abitativo.
«L’amministrazione comunale – ha concluso Manneschi – conferma la propria volontà di fornire una risposta trasparente, equa e legittima alla domanda abitativa, tutelando in particolare i cittadini meritevoli e regolari nell’adempimento degli obblighi contrattuali».
Alla Commissione per il contrasto al disagio abitativo hanno preso parte, oltre ai rappresentanti politici e tecnici del Comune, i membri del comitato esecutivo LODE, le organizzazioni sindacali degli inquilini, le associazioni dei proprietari, un delegato della Prefettura di Arezzo, il presidente della società Arezzo Casa S.p.A., nonché la dirigente dell’Ufficio Notifiche, Esecuzioni e Protesti presso il Tribunale di Arezzo.
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