Arezzo, errore medico durante agobiopsia: risarcimento da 800mila euro ai familiari di un paziente deceduto

Arezzo (lunedì 28 aprile 2025) — Un uomo di ottant’anni, residente ad Arezzo e affetto da enfisema polmonare e osteoporosi, è stato vittima di un grave errore medico nel febbraio 2018 presso l’Ospedale San Donato di Arezzo, durante gli accertamenti diagnostici per una sospetta neoplasia polmonare. In seguito a una complicanza insorta durante un’agobiopsia polmonare percutanea, il paziente subì un arresto cardiocircolatorio che determinò un’ipossia cerebrale e un’invalidità permanente del 90%. Dimesso nel maggio dello stesso anno dopo un prolungato ricovero in rianimazione, l’uomo visse i successivi due anni in condizioni di gravissima disabilità, fino al decesso avvenuto nel 2020.

di Alice Grieco

A conclusione di un articolato procedimento civile, il Tribunale di Arezzo ha condannato l’Azienda Sanitaria Toscana Sud-Est al pagamento di un risarcimento di circa 800.000 euro a favore della vedova, oggi ottantunenne, e dei due figli. Alla somma si aggiungono 49.000 euro destinati alla copertura delle spese legali.

Secondo quanto emerso dalla perizia disposta dal giudice Andrea Turturro, l’esito invalidante avrebbe potuto essere evitato attraverso l’adozione di una tecnica diagnostica meno invasiva o un più adeguato monitoraggio intraoperatorio, considerata la fragilità clinica preesistente del paziente. La responsabilità sanitaria è stata riconosciuta non in relazione al decesso — attribuito all’evoluzione della patologia oncologica — bensì per il drammatico peggioramento delle condizioni di vita nell’ultimo biennio, con conseguente danno affettivo per i familiari, costretti ad assistere il loro congiunto in uno stato di grave sofferenza.

L’avvocato Andrea Santini, che ha assistito la famiglia nel procedimento, ha espresso soddisfazione per il risultato conseguito, sottolineando come la sentenza, sebbene appellabile, sia immediatamente esecutiva. I familiari, a loro volta, hanno dichiarato di considerare la pronuncia come una fondamentale vittoria morale, prevalente sull’aspetto economico del risarcimento.