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Akim Kiari: la vita in auto di un malato di Parkinson invisibile ai margini della società

Arezzo (martedì 29 aprile 2025) — Da circa un anno, Akim Kiari, cittadino tunisino di 56 anni, vive all’interno della propria automobile, parcheggiata stabilmente nell’area retrostante la stazione ferroviaria di Camucia, nel comune di Cortona (AR). Affetto da morbo di Parkinson in stato avanzato, Akim è una delle tante persone che, pur vivendo da decenni in Italia, si ritrovano escluse dai circuiti dell’assistenza abitativa e sanitaria. La sua auto, colma di oggetti personali, abiti e una valigia, è divenuta l’unico rifugio disponibile dopo la perdita del lavoro e dell’alloggio.

di Alice Grieco

«Vivo in questa macchina da un anno», racconta Akim. «Prima sostavo davanti alla caserma dei carabinieri, poi mi sono spostato in questo parcheggio. Non ho una casa: ho perso il lavoro a causa della malattia e non potendo più pagare l’affitto, sono stato costretto a vivere così». Akim convive con il Parkinson da oltre dieci anni. «All’inizio i sintomi erano lievi, ma col tempo si sono aggravati e ora non riesco più a lavorare».

Originario di Nabeul, in Tunisia, Akim risiede in Italia da oltre trent’anni. «In tutto questo tempo ho sempre lavorato, ma per più di vent’anni l’ho fatto in nero, quindi oggi non ho diritto a una pensione contributiva. Ricevo solo un assegno di invalidità di 700 euro al mese, una cifra insufficiente a coprire affitto, spese mediche e beni di prima necessità».

Sua moglie e sua figlia vivono ancora in Tunisia. «Quando potevo, andavo a trovarle durante le ferie. Ora non posso più farlo, perché se tornassi in Tunisia perderei l’assegno di invalidità. E in Tunisia le cure per il Parkinson costano molto più che in Italia. Sono costretto a restare qui, anche se senza una casa».

Nonostante abbia fatto domanda per un alloggio popolare, la sua richiesta è ancora in attesa: «Mi hanno detto che devono seguire una graduatoria. Intanto ricevo un po’ di aiuto dalla parrocchia e dalla Caritas, che mi forniscono pacchi alimentari. Alcuni cittadini, a volte, mi portano qualcosa di caldo da mangiare». Per l’igiene personale, Akim si reca ai servizi pubblici della stazione. «L’inverno è durissimo per il freddo, e l’estate per il caldo soffocante».

Interpellata sul caso, l’assessora alle Politiche sociali di Cortona, Lucia Lupetti, ha confermato di essere a conoscenza della situazione: «Il signor Kiari è seguito dai nostri servizi già da prima della mia nomina. Il nostro impegno è massimo, ma la pressione sulle richieste abitative è altissima, soprattutto per i casi in cui sono presenti minori».

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Tag: , , , Last modified: Aprile 29, 2025
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