Arezzo (giovedì 30 gennaio 2025) — L’acqua potabile di Arezzo è sicura e non presenta contaminazioni da PFAS. Lo ribadisce con forza Nuove Acque, il gestore del servizio idrico, dopo la diffusione del dossier Greenpeace, che segnalava livelli elevati di PFAS basandosi su un unico prelievo. L’assessore all’ambiente del Comune di Arezzo, Marco Sacchetti, ha confermato l’alta qualità dell’acqua locale con una nota ufficiale diffusa subito dopo la pubblicazione del documento ambientalista.
di Alice Grieco
Per fornire ulteriori rassicurazioni ai cittadini, giovedì 30 gennaio si terrà una conferenza stampa presso la Sala Rosa di Palazzo Comunale, durante la quale saranno presentati i risultati aggiornati delle analisi sulla qualità dell’acqua. Tra i partecipanti ci saranno Marco Sacchetti, Francesca Menabuoni (amministratore delegato di Nuove Acque) e Omar Milighetti (direttore operativo della società). I dati raccolti attraverso monitoraggi più ampi e approfonditi smentirebbero le preoccupazioni sollevate dal rapporto Greenpeace, che ha generato allarme e acceso il dibattito pubblico.
Greenpeace vs. Nuove Acque: il dibattito sulla qualità dell’acqua di Arezzo
L’indagine di Greenpeace, realizzata tra ottobre e novembre 2024, ha portato all’avvio di una campagna straordinaria di monitoraggio da parte di Nuove Acque, i cui risultati hanno evidenziato concentrazioni di PFAS inferiori ai limiti di quantificazione. Anche Legambiente Arezzo ha preso posizione sulla vicenda, invitando alla cautela e affidandosi ai dati ufficiali di enti competenti come USL e ARPAT.
L’associazione ambientalista sottolinea che, sebbene la principale fonte idrica della città, l’invaso di Montedoglio, garantisca un’ottima qualità dell’acqua, è necessario mantenere un controllo costante per prevenire eventuali contaminazioni lungo la rete di distribuzione.
Limiti PFAS e controlli futuri: cosa aspettarsi
Attualmente, il limite normativo per i PFAS (100 ng/L) entrerà in vigore solo nel gennaio 2026, per consentire ai laboratori di adeguarsi alle nuove strumentazioni. Tuttavia, l’Unione Europea potrebbe introdurre restrizioni più severe in base agli ultimi studi scientifici. Legambiente sostiene questa direzione nel rispetto del principio di precauzione, ma allo stesso tempo invita i media a evitare allarmismi che potrebbero minare la fiducia dei cittadini nell’acqua del rubinetto, sottoposta a controlli costanti e conforme agli standard di sicurezza.
Con i nuovi dati a disposizione e ulteriori verifiche in programma, la qualità dell’acqua di Arezzo rimane un tema di primaria importanza, ma le istituzioni e gli enti preposti rassicurano: non c’è alcun rischio per la salute pubblica.
Tag: acqua sicura, greenpeace, nuove acque, nuovi controlli, pfas Last modified: Gennaio 30, 2025