Arezzo (giovedì 13 marzo 2025) — È scomparso all’età di 75 anni Ivan Teobaldelli, scrittore, giornalista e figura di riferimento nella divulgazione della cultura omosessuale in Italia. Nato il 15 ottobre 1949 a Sestino, in provincia di Arezzo, Teobaldelli si è spento a Città di Castello, lasciando un’eredità culturale e intellettuale di grande rilievo. La sua carriera è stata caratterizzata da un costante impegno nella letteratura, nel giornalismo e nella promozione artistica, con un impatto significativo sulla visibilità e la rappresentazione della comunità LGBTQ+ nel panorama mediatico italiano.
di Alice Grieco
Uno dei più grandi contributi di Teobaldelli al dibattito culturale e sociale è stata la fondazione di Babilonia, il primo e più longevo periodico italiano dedicato alla cultura omosessuale. Nato nel 1982 grazie alla collaborazione con Felix Cossolo, il mensile divenne presto un punto di riferimento per la comunità LGBTQ+ italiana, offrendo uno spazio di informazione, approfondimento e dibattito in un’epoca in cui la visibilità omosessuale nei media mainstream era ancora estremamente limitata.
Dal 1983 al 1995, Teobaldelli assunse la direzione della rivista, portandola a una distribuzione capillare che superò i circuiti delle librerie alternative e degli abbonamenti privati. Una delle sue principali vittorie fu la distribuzione nelle edicole, una scelta strategica che contribuì notevolmente alla normalizzazione della tematica LGBTQ+ nella società italiana. Alla fine degli anni Novanta, Babilonia raggiunse una tiratura mensile di 5.000 copie vendute, consolidando la propria influenza fino alla chiusura, avvenuta nel maggio 2009 dopo 281 numeri pubblicati.
Oltre al giornalismo, Teobaldelli si distinse come autore di narrativa e saggistica, affrontando tematiche legate all’identità, all’amore e alla cultura LGBTQ+. Tra le sue opere più significative si annoverano:
- Esercizi di castità (Einaudi, 1993): un romanzo che esplora le dinamiche relazionali tra due amici gay e una donna, la cui esistenza viene sconvolta dall’arrivo di un misterioso angelo sterminatore diciottenne.
- La biblioteca segreta. Cento romanzi che raccontano l’amore omosessuale (Sperling & Kupfer, 1997): un saggio che raccoglie e analizza cento opere letterarie incentrate sulle tematiche LGBTQ+, contribuendo a delineare un canone narrativo spesso trascurato dalla critica ufficiale.
Queste pubblicazioni rappresentano una testimonianza del suo impegno nella diffusione della cultura omosessuale e della sua volontà di offrire punti di riferimento letterari per una comunità alla ricerca di rappresentazione e identità.
A partire dal 1996, Teobaldelli si dedicò attivamente alla promozione artistica e culturale, assumendo la direzione della Galleria Il Pozzo di Città di Castello. Qui curò per quattro anni la rassegna cinematografica “Cinema sotto le stelle”, evento inserito all’interno del Festival delle Nazioni, una delle più prestigiose manifestazioni italiane dedicate alla musica da camera.
Parallelamente, il suo interesse per la rievocazione storica lo portò a collaborare per un decennio con la Donazione della Santa Spina di Montone, contribuendo alla realizzazione di spettacoli in costume. Per il Teatro di Montone, scrisse e diresse diverse opere teatrali, tra cui:
- “Veglia a casa Bagarello” (2006)
- “Le mille e una notte” (2007)
- “Dos tristes tigres” (2009)
L’attività intellettuale di Teobaldelli si estese anche al campo della critica d’arte. Nel 2007 e 2008, curò la rassegna “Wunderkammer” a Palazzo Vitelli Sant’Egidio di Città di Castello, dedicata all’arte contemporanea applicata. La sua passione per il teatro e la musica lo portò a collaborare con il Festival delle Nazioni di Musica da Camera, per il quale realizzò spettacoli di grande impatto culturale, come:
- “Il volo della colomba” (2014)
- “Austria (in) Felix” (2015)
- “Sul treno dei Fratelli Lumière” (2016), evento arricchito dalle musiche originali eseguite dal pianista Daniele Furlati.
A partire dal 2001, Teobaldelli iniziò una collaborazione stabile con il mensile L’Altrapagina, un progetto editoriale indipendente nel quale pubblicò reportage, recensioni d’arte e articoli di approfondimento su vari temi culturali e sociali.
Ivan Teobaldelli lascia un segno indelebile nella cultura italiana, non solo per il suo impegno nel giornalismo e nella letteratura, ma anche per il contributo fondamentale dato alla visibilità e alla rappresentazione della comunità LGBTQ+ nel nostro Paese. La sua capacità di unire impegno civile, ricerca storica e sensibilità artistica lo rende una figura di riferimento per le generazioni future, il cui lavoro continuerà a influenzare il dibattito culturale italiano.
Tag: Ivan Teobaldelli, lgbtq+, pioniere, scrittore Last modified: Marzo 13, 2025