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Arezzo, processo a Sandro Mugnai: l’artigiano accusato di omicidio volontario per la morte di Gezim Dodoli

Arezzo (domenica 16 marzo 2025) — Ha preso avvio nella mattinata di ieri, presso la Corte d’Assise di Arezzo, il processo a carico di Sandro Mugnai, artigiano aretino imputato per omicidio volontario. L’uomo è accusato di aver ucciso con colpi di fucile il vicino, Gezim Dodoli, 59 anni, il quale, la notte dell’Epifania 2023, stava demolendo con una ruspa l’abitazione dell’imputato nella frazione di San Polo, nel comune di Arezzo.

di Alice Grieco

L’udienza inaugurale, di carattere prevalentemente tecnico, si è svolta in assenza dell’imputato, che tuttavia – come confermato dai suoi legali – ha espresso la volontà di presenziare alle future udienze. “Sarà in aula per l’intero percorso processuale”, ha dichiarato l’avvocata Marzia Lelli, difensora di Mugnai.

Nella giornata di ieri si è formalmente insediata la Corte d’Assise, presieduta dalla giudice Anna Maria Loprete, con il giudice Michele Margheri come membro a latere e la partecipazione di sei giudici popolari. Le parti processuali hanno presentato le rispettive liste dei testimoni, che la Corte ha successivamente ammesso. Nello specifico, le parti civili hanno depositato un elenco di circa sessanta testimoni, molti dei quali coincidenti con quelli già individuati dalla pubblica accusa, rappresentata dalla pm Laura Taddei. La lista della difesa, invece, è risultata più ristretta.

“L’elenco dei nostri testimoni è più contenuto”, ha dichiarato l’avvocata Lelli, “poiché riteniamo che il caso si basi principalmente su un’interpretazione divergente dei fatti rispetto alla realtà. Saranno le prove a parlare in favore di Mugnai”.

Tra coloro che saranno chiamati a testimoniare figura lo stesso imputato, che ha accettato di sottoporsi all’esame in aula. Verranno inoltre ascoltati tutti i parenti presenti la notte della tragedia, tra cui la madre, il fratello, la moglie, la cognata, il nipote e il figlio di Mugnai, oltre ad alcuni compaesani.

Nella lista della difesa è stato incluso anche don Natale Gabrielli, parroco di San Polo, il quale ha più volte espresso pubblicamente la propria vicinanza all’artigiano, partecipando alle fiaccolate organizzate dalla comunità locale in segno di solidarietà.

Dal lato dell’accusa, saranno invece ascoltati gli inquirenti che hanno condotto le indagini, tra cui i carabinieri e gli esperti del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma. Saranno inoltre chiamati a deporre i consulenti tecnicidi entrambe le parti, inclusi quelli incaricati di analizzare la stabilità strutturale dell’immobile oggetto della disputa. Tra questi figura l’ingegner Fabio Canè, nominato dalla procura per effettuare una perizia tecnica.

Se riconosciuto colpevole di omicidio volontarioMugnai rischia una condanna significativa, con una pena base di 21 anni di reclusione. La difesa, tuttavia, sostiene che l’imputato abbia agito per legittima difesa, al fine di proteggere sé stesso e la propria famiglia da un pericolo imminente.

“L’obiettivo resta invariato”, ha dichiarato l’avvocata Lelli. “Dimostrare che il mio assistito ha agito per difendersi. Lo è stato fin dall’inizio e continuerà a esserlo fino alla conclusione del processo. Per noi l’unico esito possibile è l’assoluzione“.

Dall’altra parte, le parti civili sostengono che Mugnai abbia aperto il fuoco prima che la ruspa rappresentasse una minaccia concreta. A supporto di questa tesi, è stata avanzata la richiesta di trascrizione di otto conversazioni, incluse due telefonate giunte ai carabinieri nel dicembre 2022, dunque precedenti ai fatti, e una chiamata del 5 gennaio 2023, nella quale si udirebbero gli spari.

L’incarico per la trascrizione delle registrazioni verrà formalizzato nella prossima udienza, fissata per l’8 aprile, quando verranno ascoltati i testimoni della pubblica accusa. A seguire, un’ulteriore udienza si terrà il 29 aprile. Al momento, non è ancora possibile prevedere con esattezza quando verrà pronunciata la sentenza di primo grado.

Il processo si preannuncia lungo e complesso, con un acceso confronto tra accusa e difesa sulla ricostruzione della notte dell’Epifania del 2023, momento in cui si è consumato il tragico evento che ha portato alla morte di Gezim Dodoli.

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Tag: , , Last modified: Marzo 16, 2025
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