AREZZO (venerdì 8 novembre 2024) – La crescente ondata di rapine nelle aziende orafe di Arezzo ha sollevato forti preoccupazioni tra gli imprenditori e le autorità locali. L’ultimo episodio, verificatosi alla Scatragli del Borghetto in Valdichiana, ha messo in evidenza l’elevato livello di organizzazione delle bande criminali, che ora agiscono con maggiore rapidità e determinazione per colpire in tempi record.
di Monia Settimi
Le richieste di maggiore sicurezza da parte degli operatori del settore orafo sono diventate così urgenti. Oltre agli appelli degli imprenditori, la questione è ora al centro del dibattito politico. La Lega ha promesso di rafforzare la presenza della polizia sul territorio, con l’aggiunta di 15 nuovi agenti alla Questura di Arezzo, per fronteggiare l’intensificarsi dei crimini.
Anche il Partito Democratico ha alzato la voce, denunciando l’incapacità del Governo di rispondere efficacemente alla crescente insicurezza, e accusandolo di distogliere risorse dal territorio per investire altrove. Ceccarelli e De Robertis, consiglieri Pd, chiedono misure urgenti per tutelare le aziende orafe e la sicurezza della cittadinanza.
Sul fronte regionale, la Toscana ha già intrapreso azioni concrete, investendo oltre 2 milioni di euro in sistemi di videosorveglianza per diversi comuni, come parte di un impegno volto a proteggere la comunità locale.
Nel frattempo, la senatrice Simona Petrucci (Fratelli d’Italia) ha annunciato che, a partire da dicembre, ci sarà un potenziamento del dispositivo di sicurezza, garantendo il sostegno alle aziende orafe e alle persone che vivono e lavorano ad Arezzo.
Le statistiche ufficiali confermano un preoccupante aumento della criminalità in provincia, con un numero crescente di furti, rapine e crimini violenti. In risposta a questa emergenza, Luciano Ralli, segretario comunale Pd, ha esortato l’amministrazione a prendere misure concrete, affinché il distretto orafo e le sue aziende possano operare in un ambiente più sicuro.
Last modified: Novembre 8, 2024