AREZZO, (lunedì 30 settembre 2024) – Per il Cinema Eden di Arezzo il mese di settembre è terminato con un lunedì diverso dal solito, un’occasione di festa e d’incontro a chiusura della fortunata campagna di crowdfunding “Non ci resta che piangere”, iniziata il 20 ottobre 2022.
Entusiasta Massimo Ferri, Presidente di Officine della Cultura: «A quasi 2 anni di distanza siamo lieti di mettere la parola fine, anzi “lieto fine”, ad un momento storico di grande difficoltà per il Cinema Eden. Un momento in cui sembrava non esserci futuro e che invece, per merito del sostegno di tanti cittadini di Arezzo e non solo – 422 per la precisione -, ha mostrato a tutti noi quanto il lavoro fatto in questi anni sia stato importante insieme al valore di una sala che ha fatto da cornice alla storia culturale della città di Arezzo. Non potevamo che chiudere la campagna con il nostro “grazie!” ai tanti sostenitori dell’Eden, piccoli e grandi. Un grazie di parole ma soprattutto di luce, fantasia e colori».
La luce, la fantasia e i colori del murale “Eridaya” di Sara Ranieri, studentessa del Liceo Artistico “Piero della Francesca” di Arezzo, che ha disegnato per l’Eden il bozzetto che è sembrato esemplificare al meglio i tanti significati della campagna, e che è stato realizzato nel corso dell’estate grazie ad un lungo laboratorio che ha impegnato gli studenti del Liceo guidati dal Prof. Gerardo Gallifoco.
Tra i presenti all’inaugurazione del murale anche il Rettore del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di cui il Liceo Artistico è parte, Prof. Luciano Tagliaferri: «Il nostro istituto è a disposizione della città perché una scuola deve essere un volano di cultura. Aggiungo che i nostri ragazzi, le nostre ragazze, sono sempre molto bravi e brave a cogliere sfide e stimoli. In questo caso nell’impegno di valorizzare una realtà importante come l’Eden».
Sarà il tempo, adesso, a scorrere sul murale esterno alla grande sala dell’Eden mentre all’interno proseguirà la programmazione d’essai che ha reso l’Eden un punto di riferimento in città. Senza dimenticare, come scritto da Officine della Cultura a corredo del murale, che “di grazie non ce n’è mai abbastanza. Perché un grazie chiama un sorriso ed apre una porta. Perché un grazie salva un cinema ed accende la luce su una comunità”.
-La Redazione
Last modified: Settembre 30, 2024