Al termine del vertice Nord-Sud tenutosi in Lapponia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affrontato temi cruciali per l’agenda politica italiana ed europea, con un focus particolare sulla gestione dei flussi migratori e sulla sicurezza dell’Unione Europea.
di Alice Grieco
Protocollo Italia-Albania: una strategia innovativa per l’immigrazione
Giorgia Meloni ha annunciato la convocazione di un vertice per discutere il futuro del protocollo siglato con l’Albania. “Domani si terrà una riunione per capire come procedere”, ha dichiarato la premier, evidenziando che l’accordo rappresenta una novità significativa nella gestione dei flussi migratori extra-UE. “Abbiamo avuto qualche problema nell’interpretazione delle regole, ma li stiamo superando. È un nuovo approccio per affrontare il problema”.
Meloni ha sottolineato che il recente pronunciamento della Cassazione conferma la legittimità delle decisioni del governo italiano: “È diritto dei governi stabilire la lista dei Paesi sicuri”. Tuttavia, l’elaborazione di una lista europea di Paesi sicuri richiederà più tempo rispetto alle previsioni iniziali.
Il patto europeo sulle migrazioni e la sfida dei rimpatri
“La revisione delle regole dell’Unione Europea in materia di migrazione ci consentirà di affrontare meglio il problema”, ha proseguito Meloni, evidenziando l’importanza di migliorare i meccanismi di rimpatrio e di contrastare l’immigrazione illegale. “In questi due anni abbiamo lavorato per impedire che i trafficanti decidano chi entra nei nostri confini. Ogni territorio ha esigenze specifiche: ciò che funziona in Finlandia non può essere replicato nel Mediterraneo”.
Sicurezza e competitività: priorità per l’UE
Nel corso della conferenza stampa, Meloni ha ribadito la necessità di proteggere i confini esterni dell’UE: “Non permetteremo alla Russia o alle organizzazioni criminali di minare la nostra sicurezza”. La premier ha evidenziato come il dialogo tra Paesi del Nord e del Sud Europa sia essenziale per superare pregiudizi e costruire una visione comune.
“Sicurezza e competitività devono essere i temi centrali per il futuro dell’Unione. La difesa dei cittadini europei è ineludibile, così come il contributo alla NATO, che rimane un pilastro della nostra sicurezza”. Tuttavia, Meloni ha sottolineato che gli investimenti nella difesa devono tenere conto delle risorse disponibili per ciascun Paese.
Ucraina e il ruolo dell’Italia nella politica internazionale
Meloni ha poi affrontato il tema della guerra in Ucraina, sottolineando che la minaccia russa va oltre il campo di battaglia: “La strumentalizzazione dell’immigrazione e le tensioni in Africa dimostrano che la sicurezza europea è a rischio. Dobbiamo essere preparati a ogni scenario”.
Open Arms e la politica migratoria italiana
Rispondendo a domande sulla vicenda Open Arms e sull’assoluzione di Matteo Salvini, Meloni ha affermato: “Il processo verteva su scelte politiche più che su reati effettivi. Sia io che Salvini siamo soddisfatti del lavoro svolto dall’attuale ministro dell’Interno”.
Il rapporto con Trump e il futuro dell’Alleanza Atlantica
Infine, la premier ha commentato le speculazioni sull’impatto del ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti: “Dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo fare per noi stessi, rafforzando la sicurezza europea. Ho apprezzato la sua dichiarazione sull’Ucraina: ‘Lavorare per la pace non significa abbandonare Kiev’. È una posizione che condivido”.
Con queste dichiarazioni, Meloni ha delineato una visione strategica che unisce pragmatismo politico e difesa degli interessi nazionali, mantenendo al contempo un ruolo proattivo nelle dinamiche europee e internazionali.
Tag: meloni, migranti, sicurezza, strategia, vertice Last modified: Dicembre 22, 2024