Arezzo (mercoledì 16 aprile 2025) — Le prime immagini del relitto affondato nel Golfo Persico il 2 febbraio 2024, in cui perse la vita Samuele Landi, non appaiono nitide, così come resta sfumata l’intera vicenda biografica dell’ex imprenditore aretino, figura centrale nella storia di Eutelia, tra i protagonisti dell’innovazione tecnologica italiana dei primi anni Duemila. Fondatore visionario e controverso, Landi è passato da essere considerato un imprenditore brillante e anticonvenzionale a diventare un latitante, inseguito da pesanti accuse giudiziarie.
di Alice Grieco
Il regista italo-inglese Oswald Horowitz, autore del progetto documentaristico The Legend of Landi: Requiem for a Floating City, ha recentemente individuato, a circa 30 metri di profondità, i resti della chiatta Aisland, ultima dimora galleggiante di Landi. Le prime immagini subacquee, realizzate con una videocamera GoPro, mostrano una struttura completamente disgregata in molteplici frammenti. “È insolito che la piattaforma non si sia spezzata in due – commenta Horowitz – chiederò spiegazioni a un esperto”. Tra gli oggetti già identificati, è emersa una scarpa ricoperta di coralli che si ritiene appartenesse a Landi.
Le riprese del relitto rappresentano la fase più complessa della produzione del documentario, che ha già attirato l’attenzione del pubblico e degli investitori attraverso una campagna di finanziamento collettivo. Horowitz, che aveva vissuto tre settimane a bordo della piattaforma insieme a Landi, sta raccogliendo testimonianze in Italia e all’estero, mantenendo per ora riservata la trama del film.
La chiatta Aisland, progettata per essere una piattaforma galleggiante autonoma e indipendente da qualsiasi ordinamento statale – un esempio di seasteading in acque internazionali – avrebbe dovuto ospitare fino a cinquemila abitanti, configurandosi come una città libera da vincoli fiscali, energeticamente autosufficiente e dotata di proprie infrastrutture di comunicazione. Il progetto, però, si è concluso tragicamente con l’affondamento della struttura a largo di Dubai, causato da onde alte fino a quattro metri. Landi, esperto nuotatore, morì durante il naufragio, probabilmente in seguito a un violento urto contro un frammento metallico. Insieme a lui persero la vita altre due persone. Il suo corpo fu recuperato solo dopo alcuni giorni e identificato formalmente in Italia all’inizio del 2025 grazie ad analisi forensi.
Samuele Landi avrebbe compiuto sessant’anni il 21 agosto 2025. La sua parabola discendente era cominciata nel 2010 con il fallimento della società Eutelia e una condanna definitiva a 14 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. Dopo essersi sottratto all’estradizione trasferendosi a Dubai, Landi continuò a presentarsi come vittima di un’ingiustizia giudiziaria, rilanciando la propria attività in ambito imprenditoriale e diplomatico, anche come rappresentante dello Stato della Liberia. Il progetto Aisland rappresentava la sua ultima, radicale sfida: creare una nuova forma di società offshore, libera da qualsiasi giurisdizione, con l’ambizione di trasferirla nell’area del Saya de Malha Bank, nell’Oceano Indiano.
Il documentario in lavorazione mira a ricostruire la complessa figura di Samuele Landi, intrecciando materiale d’archivio, interviste e riprese sottomarine del relitto. Alcune sequenze sono già disponibili online, incluse dichiarazioni dello stesso Landi dal tono profetico: “Questa è la mia ultima sfida” e “Morirò in mare, meglio che in un letto d’ospedale”. L’opera, attesa per il 2026, esplorerà i molteplici volti di un personaggio capace di catalizzare l’attenzione mediatica e politica, dal successo imprenditoriale alla fuga internazionale.
La morte di Landi ha chiuso definitivamente il contenzioso giudiziario nei suoi confronti, ma lascia aperti numerosi interrogativi, in particolare sul destino del suo presunto “tesoro Eutelia”, sul quale si sono rincorse numerose ipotesi. Nessuna informazione è stata resa pubblica circa le esequie, la cremazione o l’inumazione. La famiglia ha mantenuto un rigido riserbo, alimentando ulteriormente il mistero che circonda una delle figure più enigmatiche della recente storia economica e giudiziaria italiana.
Tag: caso Samuele landi, fondatore eutelia, piattaforma galleggiante, relitto aisland Last modified: Aprile 16, 2025