Una vita dedicata all’aviazione
Luigi Pasqui, il toscano più longevo, compie 107 anni il prossimo 7 gennaio. Figura di spicco del 46° Stormo Bombardieri Terrestri di Pisa, Pasqui è il sedicesimo uomo più longevo d’Italia, ma detiene il primato tra gli uomini in Toscana. Suo figlio Roberto dichiara con orgoglio: “È un esempio di correttezza. La sua passione per l’aeronautica e la sua dedizione al lavoro sono il segreto della sua lunga vita”.
di Alice Grieco
Una carriera straordinaria nell’Aeronautica Militare
Nato ad Arezzo nel 1918, Luigi Pasqui si arruolò nell’Arma Aeronautica all’età di 18 anni come montatore. Nel 1940, trasferito all’aeroporto di Pisa, entrò nel 46° Stormo Bombardieri Terrestri. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Pasqui servì in diversi fronti, dall’Albania all’Egeo, dove raggiunse il grado di sergente. Dopo l’armistizio del 1943, il 46° Stormo si unì alla Forza Cobelligerante, operando in basi italiane e nordafricane.
Nel dopoguerra, Pasqui si trasferì stabilmente a Pisa, dove il 46° Stormo venne riformato. Nel 1953, grazie alla formazione sul velivolo Fairchild C-119 G “Vagoni Volanti”, partecipò a importanti missioni logistiche per l’Aeronautica Italiana, tra cui interventi per l’ONU durante la crisi di Suez, il supporto in Congo, e operazioni NATO in Norvegia. Fu anche coinvolto nel trasporto di materiali per la visita del Papa in Terra Santa nel 1964.
Un riconoscimento al merito
Nel 1974, Luigi Pasqui fu insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, a testimonianza della sua dedizione e del suo contributo alla nazione.
Un esempio di vita e passione per l’aeronautica
Oggi, Luigi Pasqui rappresenta un modello di integrità e dedizione, celebrato non solo per la sua longevità ma anche per la sua straordinaria carriera nell’Aeronautica Militare.
