È morto Oliviero Toscani, celebre fotografo italiano noto per la sua genialità, irriverenza e capacità di rompere gli schemi del mondo della comunicazione. Toscani si è spento all’età di 82 anni nella sua amata Toscana, dopo una lunga carriera che ha rivoluzionato l’estetica pubblicitaria e fotografica, rendendolo una figura iconica e controversa.
Nato nel 1942, Toscani ha saputo trasformare l’immagine in uno strumento di provocazione e riflessione sociale, lasciando un segno indelebile attraverso campagne pubblicitarie che hanno fatto discutere e ispirato generazioni di creativi.
di Alice Grieco
La scomparsa di Oliviero Toscani: il racconto degli ultimi giorni
Il fotografo si è spento presso l’ospedale di Cecina, dove era stato ricoverato d’urgenza venerdì scorso dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute. Toscani viveva da oltre cinquant’anni a Casale Marittimo, un piccolo borgo in provincia di Pisa, dove aveva trovato il suo rifugio creativo.
Dopo il ricovero, il celebre fotografo è stato trasferito nel reparto di rianimazione, ma la sua malattia, un’amiloidosi diagnosticata nel 2023, aveva ormai compromesso irreparabilmente diversi organi. Toscani aveva parlato pubblicamente della sua lotta contro questa rara patologia, che causa un accumulo eccessivo di proteine negli organi, danneggiando in particolare il cuore. Nonostante i tentativi dei medici e una cura sperimentale, la sua salute era progressivamente peggiorata.
Nella giornata di venerdì, Toscani era ancora cosciente e ha avuto modo di scambiare alcune parole con il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, presente nell’ospedale per un’inaugurazione. Tuttavia, nelle ore successive, il fotografo ha perso conoscenza, e il suo stato critico ha portato rapidamente al decesso.
Una vita per l’arte e la provocazione
Oliviero Toscani ha segnato profondamente il mondo della fotografia e della pubblicità. È celebre soprattutto per le campagne pubblicitarie di Benetton, che negli anni hanno affrontato temi delicati come il razzismo, l’HIV, la pena di morte e la guerra, rompendo i confini tradizionali della comunicazione commerciale. Ogni suo lavoro era un’opera d’arte visiva capace di generare dibattito e riflessione, confermandolo come un maestro nell’uso dell’immagine per sfidare le convenzioni.
Oltre al lavoro pubblicitario, Toscani ha contribuito a formare giovani talenti nel campo della fotografia e del design. La sua attività nel piccolo borgo toscano era infatti caratterizzata da un forte impegno nella formazione e nello sviluppo di nuovi progetti creativi.
L’amiloidosi: la malattia che ha segnato gli ultimi anni
La diagnosi di amiloidosi è arrivata per Toscani nel luglio del 2023. In un’intervista al Corriere della Sera, il fotografo aveva raccontato di aver perso 40 chili in un anno e di non poter più apprezzare il sapore del vino a causa degli effetti collaterali dei farmaci. Seguito dal centro cardiologico della Fondazione Monasterio di Pisa, Toscani aveva trascorso un periodo in ospedale poco prima di Natale, per poi tornare a casa.
Il peggioramento delle sue condizioni ha portato infine al ricovero d’urgenza a Cecina, dove si è spento circondato dall’affetto della famiglia.
L’eredità di Oliviero Toscani
Con la sua scomparsa, il mondo della comunicazione perde un genio capace di trasformare l’arte fotografica in un potente strumento di denuncia sociale. Toscani lascia la moglie Kirsti e sei figli, oltre a un’eredità culturale e creativa che continuerà a ispirare e a far riflettere.
Tag: arte, comunicazione, fotografia, maestro, Oliviero toscani, provocazione Last modified: Gennaio 13, 2025