FIRENZE (20 dicembre 2024) – Continua a lottare per la vita la bambina di 6 anni, unica sopravvissuta al dramma che ha colpito una famiglia alle porte di Firenze. La piccola ha perso entrambi i genitori, rispettivamente di 46 e 49 anni, e il fratellino di 11 anni, trovati privi di vita nella loro abitazione nel pomeriggio di ieri. L’ipotesi principale degli inquirenti è che la causa del decesso sia un’intossicazione da monossido di carbonio.
di Alice Grieco
La corsa contro il tempo: terapia intensiva e iperbarica per la piccola di 6 anni, unica superstite dell’incidente domestico
La bambina è stata soccorsa dai vigili del fuoco, intervenuti su segnalazione dopo che la famiglia non rispondeva alle chiamate. Una volta estratta dall’abitazione, è stata immediatamente trasportata d’urgenza in ospedale, dove è ricoverata in terapia intensiva. Nella notte, le sue condizioni critiche hanno reso necessario il ricorso alla terapia iperbarica, un trattamento mirato per contrastare i danni causati dall’esposizione al monossido di carbonio.
L’allarme e l’intervento dei soccorritori
L’allarme è scattato ieri nel primo pomeriggio, quando amici e parenti, preoccupati per la mancanza di risposte dalla famiglia, hanno allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, supportati dal nucleo Nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) e da un funzionario di servizio. Una volta entrati nella villetta, i soccorritori hanno trovato i corpi dei due adulti e dei due bambini. Per tre di loro, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
Monossido di carbonio: un killer silenzioso
Il monossido di carbonio, noto come “killer silenzioso” per la sua natura incolore e inodore, è la causa presunta di questa tragedia domestica. Le indagini sono in corso per determinare con esattezza le circostanze dell’accaduto, inclusa l’eventuale presenza di malfunzionamenti negli impianti di riscaldamento o ventilazione.
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