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Turismo ad Arezzo: previsioni per Pasqua e l’andamento delle prenotazioni

Arezzo (mercoledì 9 aprile 2025) — Dopo un 2024 particolarmente positivo per il settore turistico, l’anno 2025 è iniziato con un leggero rallentamento. Se gennaio ha registrato un lieve calo, i mesi di febbraio e marzo hanno mostrato segnali di ripresa. Tuttavia, l’andamento del mese di aprile rimane incerto. Quali sono le prospettive per le festività di Pasqua (20 aprile) e Pasquetta in una città sempre più apprezzata per soggiorni di gruppo e vacanze familiari? Per approfondire il tema, abbiamo intervistato Laura Lodone, responsabile del settore turismo presso Confcommercio Toscana.

di Alice Grieco

Secondo i feedback raccolti dagli albergatori locali, il quadro attuale appare eterogeneo e caratterizzato da una certa difficoltà, sebbene permanga un cauto ottimismo. “Gli italiani ponderano attentamente ogni spesa, e anche la prenotazione di una vacanza è oggetto di riflessione. Inoltre, la collocazione del periodo pasquale nel calendario di quest’anno non agevola il turismo nelle città d’arte”, afferma Lodone.

L’edizione 2025 della Pasqua, essendo prossima ai ponti del 25 aprile e del 1° maggio, potrebbe penalizzare le destinazioni urbane e le vacanze brevi, favorendo invece soggiorni più lunghi in località diverse. “Difficilmente un turista sceglie di trascorrere quindici giorni in una città, anche se affascinante”, prosegue Lodone. “Questa dinamica spiega il rallentamento attuale, ma la finestra delle prenotazioni è ancora aperta”.

Nonostante l’incertezza, le previsioni per il periodo pasquale rimangono positive. “Riteniamo che il tasso di occupazione possa raggiungere almeno il 70%, con una distribuzione non uniforme tra le diverse strutture ricettive. Gli hotel che accolgono gruppi potrebbero beneficiare maggiormente della domanda”, sostiene Lodone. “Per quanto riguarda i ponti primaverili, essi incidono soprattutto sul mercato turistico interno, mentre la stagione nel suo complesso dipenderà da fattori più ampi e diversificati”.

Oltre alle incertezze legate alla domanda interna, il contesto internazionale gioca un ruolo cruciale. “Le tensioni geopolitiche e le notizie di attualità contribuiscono a un clima di instabilità che potrebbe avere ripercussioni sul turismo”, osserva Lodone. “È ancora presto per valutarne gli effetti, ma è evidente che l’impatto psicologico di un contesto globale teso non favorisce i viaggi”.

Il settore turistico aretino ha registrato un calo dell’8% rispetto all’anno precedente. “Va considerato, però, che il confronto avviene con il 2024, un anno straordinario per il turismo”, precisa Lodone. “Inoltre, la recente presenza di numerosi visitatori stranieri nel fine settimana lascia ben sperare per i mesi a venire”.

Sul fronte dell’ospitalità, la disponibilità di strutture alberghiere tradizionali rimane stabile, mentre il settore delle locazioni turistiche continua a crescere. “Ogni giorno riceviamo richieste di informazioni da nuovi operatori interessati a entrare in questo mercato”, afferma Lodone. “Attualmente, si contano circa 880 posti letto nelle strutture tradizionali e un numero variabile tra 600 e 800 nel segmento delle locazioni turistiche. Con l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), sarà possibile ottenere dati più precisi sulla ricettività extra-alberghiera”.

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Tag: , , , Last modified: Aprile 9, 2025
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