Un nuovo rapporto di Medici Senza Frontiere (Msf), intitolato “Gaza è una trappola mortale”, denuncia le devastanti conseguenze delle azioni militari israeliane contro la popolazione palestinese. I ripetuti attacchi a Gaza, combinati con il blocco sistematico e la distruzione delle infrastrutture essenziali, hanno trasformato la Striscia in un luogo invivibile per i suoi abitanti.
di Alice Grieco
Crisi umanitaria a Gaza: i dati del rapporto Msf
Secondo Msf, gli ultimi 14 mesi di conflitto hanno visto:
– Smantellamento del sistema sanitario: meno della metà dei 36 ospedali di Gaza sono operativi, e solo parzialmente.
– Sfollamento forzato di massa: circa 1,9 milioni di persone, pari al 90% della popolazione della Striscia, sono state costrette a lasciare le proprie case, spesso più volte.
– Restrizioni all’assistenza umanitaria: Israele ha impedito l’ingresso di beni essenziali come cibo, acqua e medicinali, ostacolando anche i soccorsi e l’accesso a cure salvavita.
– Perdite umane significative: oltre 45.000 morti, secondo il Ministero della Salute palestinese, inclusi otto operatori sanitari di Msf.
Le Nazioni Unite stimano che più di 10.000 corpi siano ancora sepolti sotto le macerie, aggravando ulteriormente una crisi già apocalittica.
Dichiarazioni di Msf: “Nessun luogo è sicuro a Gaza”; Christopher Lockyear, segretario generale di Msf, ha descritto la situazione in termini durissimi: “A Gaza, nessun luogo è sicuro. Stiamo assistendo a un livello di devastazione che molti esperti descrivono come genocidio. Sebbene Msf non abbia autorità legale per determinare l’intenzionalità, le prove raccolte sul campo mostrano un quadro inequivocabile di pulizia etnica, con sfollamenti forzati, bombardamenti incessanti e condizioni di vita insostenibili per i palestinesi.”
Lockyear ha sottolineato che gli attacchi contro civili e infrastrutture essenziali, come ospedali e rifugi, rappresentano una grave violazione del diritto internazionale umanitario.
Raid israeliani sullo Yemen: escalation del conflitto regionale
Oltre agli attacchi a Gaza, le forze israeliane hanno intensificato le operazioni militari nella regione, colpendo la capitale yemenita Sanaa. L’escalation nel conflitto israelo-palestinese si sta rapidamente trasformando in una crisi regionale, con ripercussioni sempre più ampie.
Impatti globali e richieste di intervento internazionale
Le azioni militari israeliane hanno suscitato una forte condanna da parte di organizzazioni umanitarie e governi. L’appello di Msf e di altre istituzioni per un cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi umanitari rimane inascoltato, mentre la situazione sul campo continua a peggiorare.
Questo drammatico scenario mette in luce l’urgenza di un intervento internazionale per garantire il rispetto dei diritti umani e delle leggi di guerra, proteggendo le vite dei civili e ripristinando un minimo di sicurezza e dignità nella Striscia di Gaza.
Tag: gaza, guerra, medicisenzafrontiere Last modified: Dicembre 19, 2024