Adesso (sabato 26 aprile 2025) — In un contesto sociale spesso segnato da diffidenza e disincanto, una vicenda accaduta ad Arezzo rappresenta un esempio virtuoso di senso civico, onestà e integrazione. Protagonista del racconto è un cittadino di origine bengalese che, insieme alla propria famiglia, si è reso protagonista del ritrovamento e della restituzione di un portafoglio smarrito contenente denaro contante, carte di credito e documenti personali.
di Alice Grieco
L’episodio si è verificato nei pressi della Chiesa di San Donato, in prossimità dell’ospedale e del quartiere di Saione. A raccontare quanto accaduto è Donatella, una cittadina aretina che, sabato scorso, si è trovata coinvolta in prima persona nell’evento.
«Mi stavo recando a far visita a un’amica – racconta Donatella – quando, appena scesa dall’auto in piazza San Donato, un uomo straniero mi si è avvicinato per mostrarmi un borsello trovato a terra. All’interno vi erano oltre 115 euro in contanti, carte di credito, carta d’identità e altri documenti. Purtroppo né io né la mia amica conoscevamo il proprietario, ma ci siamo attivate per cercare l’indirizzo riportato, aiutandoci anche con i nomi sui campanelli».
Nel frattempo, anche la moglie e la figlia dell’uomo bengalese si sono mobilitate per individuare il legittimo proprietario, percorrendo palazzi e consultando i nominativi sui citofoni. Nonostante il suggerimento di consegnare il portafoglio alle autorità competenti – vigili urbani o carabinieri – l’uomo ha espresso con fermezza il desiderio di restituirlo personalmente.
Dopo una lunga e attenta ricerca, il portafoglio è stato riconsegnato al proprietario, un residente aretino che lo aveva smarrito poco dopo essere sceso dalla propria automobile. A riceverlo è stata inizialmente la madre, la quale, commossa, ha tentato di offrire una ricompensa prontamente rifiutata dal cittadino bengalese, che ha dichiarato di aver compiuto semplicemente il proprio dovere civico.
«Sono rimasta colpita non solo dall’onestà – prosegue Donatella – ma anche dalla determinazione con cui quest’uomo ha voluto restituire il borsello a chi lo aveva perso. In un’epoca in cui siamo spesso abituati a raccontare solo il negativo, soprattutto quando coinvolge cittadini stranieri, mi è sembrato giusto dare risalto a un gesto che, invece, ci riconcilia con il senso di comunità».
La testimonianza di Donatella contribuisce a diffondere un messaggio positivo, valorizzando episodi di cittadinanza attiva e comportamenti esemplari che, purtroppo, raramente trovano spazio nel dibattito pubblico. In un clima sociale talvolta dominato dalla sfiducia, storie come questa rappresentano un importante contributo alla costruzione di una narrazione più equilibrata e umana.
Tag: immigrato, integrazione, onestà, restituzione portafoglio Last modified: Aprile 26, 2025